Perché i moderni dittatori odiano la geografia?

Il fatto che il ministro dell’istruzione del nostro piccolo dittatore abbia abolito l’ora di geografia sta a significare che le conquiste dei moderni regimi non siano più territoriali quanto meramente economiche. Nel passato i dittatori amavano mostrare le carte geografiche dei propri imperi, lo stesso Mussolini progettò i nuovi fori imperiali in modo che potessero comprendere le enormi mappe delle alquanto ridicole, se non sanguinarie, battaglie nelle colonie africane; mentre Chaplin sbeffeggiò Hitler facendolo danzare con un mappamondo.

Il segno distintivo della moderna globalizzazione è invece il seguente: Bush ha mandato in guerra giovani ignoranti che non riuscivano a centrare nella carta geografica il luogo della loro destinazione e  Berlusconi abolisce l’insegnamento dell’ora di geografia, in una nazione in cui nessuno osa mettere in discussione quella di religione. Il primo era un petroliere e il secondo è un imprenditore, perfettamente inseriti nello spirito della nuova globalizzazione, quella che sta trascinando con se l’errato proposito per cui le distanze geografiche possano essere azzerate solo da chi è in grado di utilizzare una metà del mondo come serbatoio di risorse per la restante metà. In questa concezione meglio non sapere nulla delle popolazioni che hanno avuto la sfortuna di nascere su di un pozzo di petrolio e per questo dovranno entrare in guerra con l’occidente. Meglio non sapere nulla della storia dei territori più convenienti ove andare a caccia di manodopera a basso costo. Meglio non vedere le meravigliose aree che stanno per essere distrutte alla ricerca di oro e diamanti, meglio non avere contezza della sofferenza delle popolazioni che pressano nelle nostre coste alla ricerca di asilo. La mancanza di conoscenza consentirà alla nostra futura classe dirigente di misurare le distanze geografiche soltanto in base alle ore di volo necessarie per andare a presiedere un consiglio di amministrazione o al costo di trasporto delle merci prodotte nelle fabbriche de-localizzate.  Questo secondo taluni significa azzeramento delle distanze, secondo altri insulto al genere umano.

Comments

3 comments on “Perché i moderni dittatori odiano la geografia?”
  1. IoRacconto ha detto:

    Bè ma al nostro Governo di Padania cosa può mai interessare di ciò che sta sotto (ma anche sopra, a est, aovest…) il Po?

    🙂

    IoRacconto

  2. ciao a te e grazie

  3. shamal ha detto:

    Poche volte sono stato così completamente e assolutamente d’accordo con un post. Non ho nulla da aggiungere ad una disamina completa della questione. Ciao

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