A proposito della tragedia all’Ospedale Pertini

La mia generazione di mamme ha potuto partorire in un periodo di relativa efficienza delle strutture sanitarie, in cui si pensava che la mortalità di bimbi e partorienti fosse un brutto ricordo del passato. Ma dobbiamo purtroppo constatare che quel brutto passato è ritornato e le mamme di oggi stanno sperimentando sulla propria pelle la confusione che regna nei reparti maternità, le troppe nascite a fronte di personale esiguo e sfinito, linee guida naziste che obbligano i medici a perseguire ad oltranza il parto naturale ( anche dopo 24 ore di travaglio) per risparmiare sul cesareo. Si torna a morire o a sopportare danni permanenti sulle mamme e sui bambini e, quando tutto va bene e si può dimenticare la brutta avventura, le donne sperimentano sul proprio corpo una violenza ginecologica fatta di induzione, episiotomia e manovre barbare per far presto.

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