Quel pomeriggio passeggiarono lungo via Dante, poi arrivarono in via Ruggero Settimo e presero un gelato alla pasticceria Caflish, a Elda la città sembrò meno tetra, riuscì a non vedere gli squarci sui muri e le insegne dei ricoveri, chiedendosi come mai le vie fossero quasi deserte, nonostante fosse un sabato pomeriggio. La città invece continuava a sentirsi in guerra e non sembrava partecipare la sua felicità.