Ieri tanto entusiasmo, amicizia e passione per la presentazione di Elda all’Atelier Co-Work, grazie di cuore a tutti, col vostro calore posso andare avanti in questa avventura.
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Tantissimi per Elda all’Atelier Co-Work di Palermo
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Elda a Palermo, all’Atelier Co-Work di via XX Settembre
“Elda, vite di magnifici perdenti” di Maria Adele Cipolla, dopo 18 anni torna nel luogo in cui è stato pensato e scritto, durante una turbolenta stagione di incontri carbonari. Ne parleranno con l’autrice Antonio Riolo e Marco Pomar, letture di Maurizio Spicuzza, come allora saranno di conforto bibite e biscottini. #eldavitedimagnificiperdenti #mariaadelecipolla #progettoelda #romanzostorico #romanzoillustrato #palermo #sicilia #sagafamiliare #sagasiciliana
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Il passaparola
E alla fine non c’è miglior pubblicità del passaparola, di chi ti consiglia un libro perché poi ne vuole parlare con te, magari aggiungendo “ero triste alle ultime pagine, perché la mia lettura stava finendo”. …
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Il mio romanzo “Elda, vite di magnifici perdenti” al salone del libro di Torino
Ringrazio lo staff del Salone del Libro di Torino e la piattaforma youcanprint per questa meravigliosa opportunità. Ho il piacere di comunicare che la versione illustrata del mio romanzo “Elda, vite di magnifici perdenti” ISBN …
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Scrivere per altrui potenziali emozioni
Aver dato una fugace occasione di evasione a tante persone insonni, preoccupate, incupite dall'angustia della pademia, mi da l'immagine di un romanzo che si libera dalla solitudine di un cassetto per raggiungere finalmente i suoi lettori.
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Elda, 55° e ultimo capitolo
…e loro erano rimasti lì, dei romantici perdenti arroccati come carbonari in quel palazzo… ma se loro erano i perdenti, chi erano i vincenti? I mafiosi che vivevano braccati dentro le stalle, nelle stesse condizioni di vita dei contadini del dopoguerra?
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Elda cap. 54, L’attentatuni
Dai balconi si affacciava la gente e molti, tantissimi, scendevano in strada e si univano alla catena. Si vedevano moltissimi lenzuoli alle finestre e ai balconi, alcuni scritti, altri semplicemente bianchi. Ai crocicchi delle strade c’erano gruppi che aspettavano la catena per unirsi: boyscout in divisa, preti con i propri parrocchiani; poi i gruppi diventarono folle di persone. La maggior parte di quella popolazione non riuscì mai ad arrivare a destinazione, tanto era affollato quel tragitto di oltre due chilometri, che poi in via Notarbartolo si trasformava in una calca impenetrabile.
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Elda cap. 53, Cambiamenti
Elda non sapeva che dire, soprattutto provava un affetto struggente e profondo per Emma, una cosa che non era mai successa. Tuttavia vederla piangere e confidarsi con lei in un certo senso la rassicurava. Finalmente si stava aprendo un varco in quel muro di impenetrabilità che aveva reso difficile in precedenza il loro rapporto.
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Elda cap. 52, Con estrema dolcezza
Si persero nel gergo della loro infanzia e nessuno dei due voleva smettere. Fino a quando Giulio, leggermente impallidito, le chiese se poteva poggiargli sulle gambe il plaid che stava ripiegato accanto a lui. Si era fatta sera.
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Elda cap. 51, Maturità
Nei cinquanta minuti di colloquio Emma spaziò da una materia all’altra senza alcuna difficoltà e a un certo punto uno dei membri guardò l’orologio a malincuore. “Mi dispiace interromperla, lei ci ha davvero incantati e ci piacerebbe starla ancora a sentire, ma si è fatto tardi e abbiamo altri candidati da esaminare.”