Nel silenzio che si era creato all’uscita dei bambini, Giulio stava lottando con due tizzoni che facevano troppo fumo, con la testa infilata per metà dentro il camino e da lì, con la voce mischiata al tabacco della sua pipa, buttò giù: “Buon divertimento! E che risposta date domani mattina? Quando finì di sistemare i ciocchi di legna e girò la testa verso Elda, Pietro, Ottavia e Ignazio, si trovò fulminato dai loro sguardi. Era facile per lui criticare ogni scelta sui figli, tanto lui di figli non ne aveva! “Su… ragionateci un momento… non vedete che i bambini si sentono diversi dagli altri? Già è difficile per noi adulti, ma noi l’abbiamo scelto, loro devono subire le nostre decisioni senza capire cosa significano.”
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Elda, cap 43, Prima Comunione
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Elda cap. 42, Il Boom
Le due cognate sposavano nuove teorie pedagogiche volte a responsabilizzare i bambini, concedendo loro il massimo della libertà. Ottavia aveva un’intensa vita sociale fra vernissage, concerti, presentazioni letterarie e rassegne cinematografiche e quando era a casa stava nel suo studio a dipingere o a scrivere recensioni. Elda spendeva quasi tutta la giornata fuori casa fra il lavoro al giornale e l’attività di sezione. La sera le due case ricevevano fino a tardi, non proprio occasioni formali anzi, veniva gente di ogni tipo vestita in qualsiasi modo.