Il verde a Palermo è quindi carbonaro, si impone in modo sovversivo approfittando della mancata vigilanza, esplode in forma erbosa fra le pietre dei basolati, ciuffi di cappero si insinuano fra le pietre dei muretti, arbusti di fico fuoriescono dai buchi dell'asfalto, viti coltivate fra le sporcizie di un marciapiede e poi poi avviate ad arrampicarsi lungo il tubo della gronda per tre o quattro piani.