“Pietro, c’è stata una strage a Portella delle Ginestre! Mentre c’era il comizio hanno sparato dai monti lì attorno e hanno ammazzato undici compagni[1], ci sono decine di feriti fra cui donne e bambini. Stiamo cercando di evitare il peggio. I compagni vogliono andare a prendere i mafiosi a casa per ammazzarli. Li Causi ha detto di mantenere la calma, ma la situazione è difficile e ci può scappare di mano, forse sarebbe meglio che tornaste.”
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Elda cap 38, A mani nude
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Elda cap. 32, I compagni
Chiunque popolava quelle stanze aveva i pugni stretti in tasca e la frustrazione di non poter partecipare direttamente alla lotta partigiana, con la consapevolezza che la storia stava decidendosi altrove. Anche se lise e accomodate, le giacche erano sempre scure, spesso accompagnate ai baffi, ai capelli pettinati all’indietro e alle sigarette senza filtro fumate con smodatezza... I giovani dirigenti cercavano masse da coinvolgere nella rivoluzione e in Sicilia potevano trovarle soltanto nelle campagne, anche se il partito sembrava restio a coinvolgere i contadini. Erano perciò determinati a imporre una linea che ripartisse dalle antiche lotte dei Fasci Siciliani