Forse fu l'avversione a questo post-verismo ad indurre esattamente 60 anni fa Elio Vittorini, comunista e siciliano sofferto, a cestinare l'opera di un esordiente quando era lettore per la casa editrice Einaudi. Il mondo letterario non glielo perdonò facilmente e neanche la sua casa editrice, perché il romanzo in questione era "Il Gattopardo" di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, destinato a diventare bestseller internazionale.