Dai balconi si affacciava la gente e molti, tantissimi, scendevano in strada e si univano alla catena. Si vedevano moltissimi lenzuoli alle finestre e ai balconi, alcuni scritti, altri semplicemente bianchi. Ai crocicchi delle strade c’erano gruppi che aspettavano la catena per unirsi: boyscout in divisa, preti con i propri parrocchiani; poi i gruppi diventarono folle di persone. La maggior parte di quella popolazione non riuscì mai ad arrivare a destinazione, tanto era affollato quel tragitto di oltre due chilometri, che poi in via Notarbartolo si trasformava in una calca impenetrabile.
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Elda cap. 54, L’attentatuni
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Per non dimenticare “L’Ora”
Il racconto di un quotidiano del pomeriggio che ha determinato la storia di Palermo, dal dopoguerra ai primi anni novanta del secolo scorso.
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Il dolore non è passerella
A mani nude i magistrati sono stati uccisi, a mani nude poliziotti e carabinieri hanno cercato nei crateri del tritolo i corpi dei loro colleghi, a mani nude preti coraggiosi sono stati abbandonati nelle loro periferie e poi uccisi o trasferiti, a mani nude i giovani coltivano la terra confiscata alla mafia per vedere i loro raccolti distrutti, a mani nude altri giovani vanno via. A mani nude sono morti giornalisti, sindacalisti, imprenditori, liberi pensatori.