il negozio del futuro dovrebbe essere molto simile all'emporio del passato, un punto di smistamento del commercio, in cui scegliere, stilare ordini da un computer, riceverli, ma anche un luogo dove incontrarsi e svolgere insieme alcune attività.
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Il regalo di questo Natale
No, non ne usciremo migliori, però sta a noi contrastare il peggio che avanza. Ad esempio potremmo osservare da angolazioni diverse ogni caratteristica di quest’anno che sta per finire, consapevoli dell’ombra lunga che getterà su …
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Elda, 55° e ultimo capitolo
…e loro erano rimasti lì, dei romantici perdenti arroccati come carbonari in quel palazzo… ma se loro erano i perdenti, chi erano i vincenti? I mafiosi che vivevano braccati dentro le stalle, nelle stesse condizioni di vita dei contadini del dopoguerra?
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Elda cap. 54, L’attentatuni
Dai balconi si affacciava la gente e molti, tantissimi, scendevano in strada e si univano alla catena. Si vedevano moltissimi lenzuoli alle finestre e ai balconi, alcuni scritti, altri semplicemente bianchi. Ai crocicchi delle strade c’erano gruppi che aspettavano la catena per unirsi: boyscout in divisa, preti con i propri parrocchiani; poi i gruppi diventarono folle di persone. La maggior parte di quella popolazione non riuscì mai ad arrivare a destinazione, tanto era affollato quel tragitto di oltre due chilometri, che poi in via Notarbartolo si trasformava in una calca impenetrabile.
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Elda cap. 53, Cambiamenti
Elda non sapeva che dire, soprattutto provava un affetto struggente e profondo per Emma, una cosa che non era mai successa. Tuttavia vederla piangere e confidarsi con lei in un certo senso la rassicurava. Finalmente si stava aprendo un varco in quel muro di impenetrabilità che aveva reso difficile in precedenza il loro rapporto.
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Elda cap. 52, Con estrema dolcezza
Si persero nel gergo della loro infanzia e nessuno dei due voleva smettere. Fino a quando Giulio, leggermente impallidito, le chiese se poteva poggiargli sulle gambe il plaid che stava ripiegato accanto a lui. Si era fatta sera.
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Elda cap. 51, Maturità
Nei cinquanta minuti di colloquio Emma spaziò da una materia all’altra senza alcuna difficoltà e a un certo punto uno dei membri guardò l’orologio a malincuore. “Mi dispiace interromperla, lei ci ha davvero incantati e ci piacerebbe starla ancora a sentire, ma si è fatto tardi e abbiamo altri candidati da esaminare.”
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Elda cap. 50, Siamo donne
Le redattrici oggetto del licenziamento risposero in modo molto pesante ed Elda, che da caporedattrice avrebbe dovuto prendere le parti di Pietro e del direttore, annunciò platealmente le sue dimissioni abbandonando l’assemblea come una furia. Si sentiva tradita tre volte, dal partito, dal giornale e da Pietro.
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Elda cap. 49, Emma
Le fotografie erano state scattate dalle finestre di quella veranda, erano leggermente scure, le inquadrature non erano ben centrate e la stampa era sgranata, era decisamente il lavoro di una principiante, ma dietro quell’organizzazione rudimentale poteva esserci una passione e si ricordò della frase di Giulio.
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Elda cap. 48, Uno dopo l’altra
Ogni discorso di Guglielmo ormai si relazionava a sua moglie: “No, grazie, non poso più mangiare pesche, era la mia Wanda a sbucciarmele.” “I tenerumi tua madre li cuoceva di meno.” - diceva a Elda. Poi vedendo passare Emma, allampanata di sonno con un camicione indiano: “Sta ragazza cammina come Wanda.”