Nei cinquanta minuti di colloquio Emma spaziò da una materia all’altra senza alcuna difficoltà e a un certo punto uno dei membri guardò l’orologio a malincuore. “Mi dispiace interromperla, lei ci ha davvero incantati e ci piacerebbe starla ancora a sentire, ma si è fatto tardi e abbiamo altri candidati da esaminare.”
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Elda cap. 51, Maturità
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Elda cap. 50, Siamo donne
Le redattrici oggetto del licenziamento risposero in modo molto pesante ed Elda, che da caporedattrice avrebbe dovuto prendere le parti di Pietro e del direttore, annunciò platealmente le sue dimissioni abbandonando l’assemblea come una furia. Si sentiva tradita tre volte, dal partito, dal giornale e da Pietro.
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Elda cap. 49, Emma
Le fotografie erano state scattate dalle finestre di quella veranda, erano leggermente scure, le inquadrature non erano ben centrate e la stampa era sgranata, era decisamente il lavoro di una principiante, ma dietro quell’organizzazione rudimentale poteva esserci una passione e si ricordò della frase di Giulio.
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Elda cap. 48, Uno dopo l’altra
Ogni discorso di Guglielmo ormai si relazionava a sua moglie: “No, grazie, non poso più mangiare pesche, era la mia Wanda a sbucciarmele.” “I tenerumi tua madre li cuoceva di meno.” - diceva a Elda. Poi vedendo passare Emma, allampanata di sonno con un camicione indiano: “Sta ragazza cammina come Wanda.”
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Elda cap. 47, Foglie al vento
“Ragazzi, fece Elda più ragionevole – dateci il tempo di ricevere il colpo - quando avevo la vostra età credevo che il massimo della trasgressione fosse rappresentato dai rapporti prematrimoniali. Noi di questi discorsi non riusciamo a capire nulla.” “Andiamoci con calma” - fece Pietro girandosi verso di loro e cercando di rientrare in se - ma non lo sapete che con questa roba si muore?” “E perché non lo dici a zio Giulio, con tutto il whisky che si beve?” - fece Ruggero. “Sei un insolente villano!” - urlò Pietro “Ruggero, questo colpo basso da te non me l’aspettavo.” - fece Elda. “Mi state facendo sentire male!” “Papà scusa, ma perché te la pigli con tutti e due? Io che c’entro? Io in quella lista non ci sono.” - disse Dario “Ma quanto sei fifone – gli rispose suo fratello
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Elda cap. 46, Perdite
Ignazio afferrò la cornetta e ascoltò l'ultima parte della conversazione, gli si ammollarono le gambe e si buttò nel divano, impietrito, a guardare il vuoto.
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Elda cap.45, Le botte
Pietro cercava disperatamente di avvertire suo fratello dal telefono a gettoni dell’ospedale mentre Elda, nei corridoi del pronto soccorso, si occupava di Ottavia in preda a uno stato di shock, assolutamente comprensibile.
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Elda cap. 44, Il 1968 a Palermo
In autunno quasi tutti i licei e le facoltà universitarie furono occupate dagli studenti. Davide dormiva nelle aule del Cannizzaro, Ruggero in quelle del liceo classico Garibaldi, mentre Emanuele prendeva possesso con i suoi colleghi dei corridoi lugubri della facoltà di Ingegneria.
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Elda, cap 43, Prima Comunione
Nel silenzio che si era creato all’uscita dei bambini, Giulio stava lottando con due tizzoni che facevano troppo fumo, con la testa infilata per metà dentro il camino e da lì, con la voce mischiata al tabacco della sua pipa, buttò giù: “Buon divertimento! E che risposta date domani mattina? Quando finì di sistemare i ciocchi di legna e girò la testa verso Elda, Pietro, Ottavia e Ignazio, si trovò fulminato dai loro sguardi. Era facile per lui criticare ogni scelta sui figli, tanto lui di figli non ne aveva! “Su… ragionateci un momento… non vedete che i bambini si sentono diversi dagli altri? Già è difficile per noi adulti, ma noi l’abbiamo scelto, loro devono subire le nostre decisioni senza capire cosa significano.”
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Elda cap. 42, Il Boom
Le due cognate sposavano nuove teorie pedagogiche volte a responsabilizzare i bambini, concedendo loro il massimo della libertà. Ottavia aveva un’intensa vita sociale fra vernissage, concerti, presentazioni letterarie e rassegne cinematografiche e quando era a casa stava nel suo studio a dipingere o a scrivere recensioni. Elda spendeva quasi tutta la giornata fuori casa fra il lavoro al giornale e l’attività di sezione. La sera le due case ricevevano fino a tardi, non proprio occasioni formali anzi, veniva gente di ogni tipo vestita in qualsiasi modo.