Il genere umano nell’epoca della sua riproducibilità tecnica

Apertura dei giochi olimpici 2012, Londra. Una bella cerimonia carica di significati, non c’è che dire, ma mi ha molto incuriosito l’atteggiamento degli atleti che sfilavano ognuno dietro la propria bandiera, probabilmente nell’evento più importante della loro vita. Ecco, erano afflitti da un’ossessione dell’immagine e, piuttosto che sfilare recitando il proprio ruolo, riprendevano col telefonino o col tablet la platea che li applaudiva, anch’essa affollata di telefonini e tablet che riprendevano loro stessi: un cortocircuito della riproducibilità tecnica che dovrebbe farci pensare. Ma noi umani del terzo millennio stiamo vivendo le nostre vite o stiamo dirigendo il film della nostra vita? Siamo reali o siamo virtuali?

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