Penso ad una sera di sei anni fa ad Atene, ad un tassista greco che rifiutava il pagamento in dollari di una corsa, volgendosi orgoglioso verso il passeggero: “noi adesso abbiamo l’euro, siamo europei”. Improvvisamente mi si sciolse il cuore… e nelle orecchie mi echeggiò la voce del professore Muciaccia che recitava versi di Omero e poesie di Saffo. Per la prima volta dall’avvento dell’euro mi sentii orgogliosa anch’io di essere europea, mi sembrò di avere finalmente una patria. Ero felice di appartenere alla cultura europea e mediterranea, di essere stata nutrita nel bacino di cultura del meraviglioso popolo greco. Tanto simile la loro storia alla nostra, tanto orgogliosa la sua sinistra, tanto allegro e fiero questo popolo, pronto a ballare a perdifiato dopo una giornata di lavoro se solo un’orchestrina improvvisata di un caffè muove le sue prime note. No, non voglio mortificata e oltraggiata questa gente meravigliosa, posso dire che sono greca anch’io! Se i greci perderanno l’euro vorrà dire che neanche io mi sentirò più europea, vorrà dire che il nostro sogno di riunire i paesi del mediterraneo avra fallito.
MANOLIS GLEZOS, 90 ANNI
Questo popolo ha sofferto troppo e troppe volte, per la sola colpa di avere una posizione geografica strategica, poteva capitare a noi dopo di loro, durante la guerra fredda. E anche adesso, noi siamo le prossime vittime di manovre di potere non più militari ma monetarie. Ma io mi rifiuto di considerare l’appartenenza all’Europa basata semplicemente sulla tirannia del PIL, esiste una cosa più alta e nobile del PIL che è la cultura, e la cultura Europea deriva da quella della Magna Grecia, ma che razza di ingrati saremmo adesso nel condannare la Grecia all’asfissia economica?
Estratto dall'ampio servizio del giornalista Sergio Buonadonna del 2 gennaio 2022, su tre opere (fra cui il mio "Le Cicatrici d'oro edito da Mohicani) ispirate alla storia di Franca Viola. La mia intervista è preceduta da quelle a Viola Ardone e Marta Savina e il servizio completo è visibile sulla pagina facebook "L'Ora edizione straordinaria" che invito tutti a consultare.
Maria Adele Cipolla, Palermo 1957, ha lavorato nel mondo dello spettacolo come costumista e scenografa. E’ stata docente di disegno e storia del costume e consulente in progetti di ricerca dell’Unione Europea. Nel 1995 ha pubblicato “Vivi Villa Trabia, diario piccolo di vita cittadina” (edizioni Gelka). Nel 2011, insieme ad altri autori ha pubblicato la raccolta “Un'estate a Palermo” (edizioni Di Lorenzo). È stata una delle redattrici della rivista bimestrale "Mezzocielo".
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Elda, vite di magnifici perdenti, un romanzo di Maria Adele Cipolla, 14 Maggio 2004. La morte di Augusto fa scatenare in Elda un turbinio di emozioni e di ricordi che la riportano indietro al 1943, l'anno in cui la sua vita cambiò. La vita di Elda è la storia di una donna e di un gruppo di persone che per decenni hanno combattuto le battaglie più significanti per il riscatto della Sicilia, dal dopoguerra alle stragi di mafia del '92. #palermo #romanzostorico #romanzoillustrato #mafia La storia di una famiglia impegnata, un bagaglio di esperienze da regalare alle generazioni future, perché l'accadere delle vicende umane diventa universale ed esemplare soltanto quando queste esistenze riescono a mettersi in relazione fra loro, a raccontarsi e a dare un senso a ciò che è stato fatto. Potete acquistare il romanzo su qualsiasi piattaforma online https://www.amazon.it/Elda-magnifici-Maria-Adele-Cipolla/dp/8831672479/ref=nodl_?dpinkld=387d80cd-3cc9-44ae-a299- b6b8050ce619 12m
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