Il penny delle suffragette

La BBC ha lanciato una iniziativa per raccontare la storia del mondo attraverso 100 oggetti conservati nel British Museum di Londra. Nella sezione dedicata ai sistemi di comunicazione di massa figura questo penny dell’inizio del 20° secolo, mostrato come esempio dell’impegno politico di massa in Gran Bretagna e l’emergere della prorompente forza pervasiva dell’azione delle suffragette. Si tratta di una moneta coniata nel 1903 con l’effige di Edoardo VII in cui sull’immagine del Re è stata sovraimpressa la dicitura “Il voto alle donne” (votes for women), martellando in modo artigianale lo slogan lettera per lettera .

All’inizio del ventesimo secolo, sotto il regno di Edoardo VII, alle donne era ancora negato il diritto di voto, insieme ai poveri e ai criminali. Fu in questo periodo che il movimento per il voto alle donne assunse delle forme organizzate di disobbedienza civile, che costarono a molte esponenti il carcere e varie forme di costrizione fisica. Fu coniato anche il termine suffragette in senso dispregiativo (da suffragio universale) che distingueva queste donne, considerate poco per bene, dalle Ladies. L’intelligenza femminile escogitò varie forme di provocazione più o meno legale, anche attaccando i musei, come nei casi in cui furono danneggiate La Venere delle rocce, conservata alla National Gallery, o una mummia del British Museum. Nel caso del penny di Edoardo VII notiamo invece una forma di disobbedienza pacifica e poco aggressiva anche se estremamente pervasiva. La banca d’Inghilterra riuscì infatti a ritirare dalla circolazione solo pochi esemplari, mentre gli altri penny contraffatti passarono di mano in mano diffondendo il messaggio rivoluzionario delle suffragette.

Nel 1918 fu finalmente riconosciuto il diritto di voto alle donne sopra i 30 anni, anche se esse hanno dovuto attendere fino al 1928 per il loro primo voto.

Ho voluto raccontare questa storia come esempio di intelligenza e modernità femminile, capace di varcare i confini delle forme di isolamento e costrizione, sperimentando fra i mezzi di comunicazione del proprio presente quelli più economici e largamente diffusi.

Il nostro presente è adesso un panorama ricco di strumenti di comunicazione facili e a buon mercato, se solo si riesce a conoscerli e studiarli, fra questi ovviamente c’è il web e possiamo paragonare il penny delle suffragette a un’azione di hacking (o hackeraggio) dei nostri giorni.

Comments

One comment on “Il penny delle suffragette”
  1. shamal ha detto:

    Bellissima storia. E ottima la chiave di “comunicazione” con cui l’hai raccontata.. Ciao

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