Sole e Luna

In una delle tante 3°B del mondo c’è una ragazzina bionda con gli occhi azzurri, seduta al primo banco a destra, un pò di sbieco per ampliare la sua audience a chi le sta dietro, bella e adulata dalla scuola intera, si chiama Sole.

Più in fondo a sinistra, in quell’area della dimenticanza da cui si emerge solo per le interrogazioni, sta invece una ragazzina che sembra delle medie, tanto infantile è il suo aspetto, di rado chiacchiera con i compagni, si chiama Luna.

Sole ammicca durante le spiegazioni, suggerirsce ai compagni distratti e sorride all’insegnante quando interrogata, ha ottimi voti.

Luna ha un rendimento discontinuo, non si impegna a sufficienza in alcune materie, si appassiona troppo in altre, mettendo in imbarazzo l’insegnante con nozioni exstrascolastiche che poi si rivelano esatte, a stento ha la media del sei.

Sole è campionessa di ginnastica artistica, è stata eletta tre volte Miss e ha un’intensa vita di relazione. Luna quasi non ha amici, legge tanto e per il resto fa lunghe passeggiate all’aria aperta, amando immensamente la natura.

Sole adula le sue simili facendole sentire importanti, Luna non riesce ad evitare di spiattellare la verità in faccia. Tutte le ragazze del liceo vorrebbero essere come Sole e temono di somigliare a Luna.

Sole ha sempre amato farsi fotografare ma, da quando è arrivato lo smartphone, ha preso a riprendersi da sola e postare la sua immagine sul proprio blog e sui social network.

Luna legge avidamente pubblicazioni scientifiche recependo gli allarmi sulle condizioni ambientali del pianeta, minacciate dalla mano dell’uomo; si accorge dell’indifferenza generale e capisce che non c’è molto tempo per cambiare rotta. Si sente impotente e incompresa e di questo fa una malattia.

Le immagini ammiccanti di Sole sui social network hanno molto successo, al punto che google le garantisce un piccolo reddito mensile. “Non sarà pericolosa questa esposizione?” Commentano preoccupati i suoi genitori, che poi concludono: “Però è tanto bella ed è giusto che sia ammirata, saprà cavarsela.”

Luna decide di marinare la scuola ogni venerdì e mettersi davanti al cancello con cartelli che richiamino l’attenzione sull’allarme ambientale. “Non sarà troppo esposta alla derisione altrui?”
Commentano preoccupati i suoi genitori, che poi concludono: “Però il suo allarme è reale ed è giusto lasciarla libera di esprimersi, semmai diamole una mano.”

Con i proventi delle inserzioni pubblicitarie Sole acquista abiti di lusso e diventa icona di stile, i suoi fans la chiamano Fashion Blogger e le sponsorizzazioni la rendono milionaria. Qualcuno si accorge di Luna seduta col suo cartello fuori dalla scuola, perlopiù è gente che da tempo dice le stesse cose inascoltata, che si unisce a lei ritenendo efficace la sua protesta.

Sole è invitata alle sfilate delle settimane della moda di Parigi, Milano, Tokyo e New York, volando da un continente all’altro con un jet privato. Luna, che fra le maggiori cause di inquinamento ambientale elenca le emissioni dei jet, attira l’attenzione di alcuni giornalisti locali, che le dedicano articoli e servizi.

Non c’è evento mondano che non veda Sole fra gli ospiti d’onore, mentre la sua impresa, che dà lavoro a centinaia di persone, diventa oggetto di studio delle scuole di business. Molti giovani decidono di unirsi ai venerdì di protesta di Luna, che nel frattempo incontra leaders politici della sinistra europea.

Sole ha milioni di followers in ognuno dei social media in cui ha un account; uno stuolo di fotografi, redattori e addetti all’immagine, curano i post per lei. Anche Luna, seppur timida e schiva, decide di aprire degli account sui principali social media, le sembra un buon modo di veicolare la protesta, inizialmente l’aiuta la mamma.

In breve tempo i followers di Luna superano il milione. Solo a questo punto, non tanto Sole che magari ne condividerebbe le istanze, quanto il mondo sponsorizzato dalla sua narrativa, si accorge di Luna. All’inizio, ad essere percepito come una minaccia non è il suo messaggio destabilizzante, quanto il numero di followers: Come avrà fatto? Di quali hakers si sarà avvalsa? Chi ci sarà dietro di lei? Solo le ragazze carine e alla moda hanno successo a questo mondo! Poi, studiando bene il caso, ci si accorge che alle confortanti menzogne della narrativa capitalistica, Luna contrappone una inquietante verità, che rischia di mettere in discussione un sistema economico fatto di suicidale spostamento di merci, scarti di produzione, inquinamento atmosferico, plastica negli oceani e veleni nel sottosuolo. Quella ragazza va fermata! E uno stuolo di haters sui social media sembra la mossa iniziale più azzeccata.

La cosa incredibile è che si rimproveri a Luna tutto quello che a Sole viene perdonato: “è pagata da qualcuno” “è manovrata” “è troppo giovane per avere tanto successo” “quel che dice non può essere farina del suo sacco”.

Poi si inizia a mettere in discussione la sua coerenza in campo ambientale, con stuoli di fotografi che la seguono passo passo, nella speranza di vederla bere da un bicchiere di plastica.

Purtroppo la campagna di denigrazione ha il suo successo, quella ragazzina inizia a diventare antipatica, perché alla cruda realtà da lei protestata la gente preferisce una narrativa rassicurante e menzognera, dove si crede di poter un giorno diventare famosi quanto Sole, dove nessuno sta a ricordarti il prezzo ambientale di ogni tuo gesto, dove si rimanda alla prossima generazione il conto di quello che fai adesso.

Nel frattempo le due ragazze crescono, mentre il sole e la luna vedono quel piccolo pianeta chiamato terra che si desertifica e autodistrugge, in attesa di un’altra era glaciale.

Oppure no, perché Luna, che in realtà si chiama Greta, è riuscita a dare la scossa necessaria a milioni di giovani, che adesso scendono in piazza nei Fridays for future, costringendo il mondo a dare ascolto alle sue istanze.

Comments

2 comments on “Sole e Luna”
  1. Mi hai fatto venire i brividi, è tutto talmente reale e tangibile. Un saluto, Elena

    1. Ricambio con affetto il saluto, buon 25 Aprile!

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