La giornalista in blu


Mentre il resto della vicenda segue una dinamica che poco ha a che fare con la difesa della dignita’ femminile, vorrei tornare a porre una flebile luce sulla giornalista vestita di blu, simbolo di tutte le donne che si fanno avanti nel melmoso mondo del lavoro schivando pozzanghere e sgambetti, lei che nella sua postazione sta cercando di svolgere le mansioni giornaliere mentre il solito macho pluriraccomandato (che sappiamo abbonda in ogni contesto) cerca di metterla in imbarazzo con battute di pessimo livello, e non e’ cosa da poco dal momento che si tratta del maritodifatto del capo del governo.
Metto in chiaro che a lei andrebbe il nobel per l’incasso intelligente di battute idiotamente abusanti, perche’ lo ignora continuando il suo lavoro, probabilmente con le budella che friggono in una situazione di evidente accerchiamento da parte di un maschio che vanta potere in ogni pelo del suo ciuffo.
Ma sono stufa di dividere il mondo femminile in signore e vaiasse, sono stufa degli insegnamenti delle nonne che ti dicono di non cedere mai alle provocazioni maschili, perche’ altrimenti sarebbe peggio.
Mi identifico nella giornalista in blu, nel suo imbarazzo, nel sentirsi quasi in colpa per non saper far nulla nella consapevolezza dell’abuso di potere subito, lei che la sua strada se la sta facendo da sola, probabilmente a suon di orari impossibili e contratti a tempo determinato.
E’ molto triste che tutta questa storia non sia saltata fuori in sua difesa (al contrario esponendola ai riflettori) ma solo per un regolamento fra bande all’interno della coalizione di governo.
E’ molto triste che questa vicenda abbia solo per caso aperto uno squarcio sulle giornaliste in blu presenti in ogni luogo di lavoro, senza una reale volonta’ di denuncia, considerando anzi come vittima l’altra donna, quella che si fa chiamare al maschile e come maschio si comporta, quella che raccomandando il maritodifatto l’ha messa in quella situaziazione ingestibile.
Non so chi sia e nulla del suo vissuto, ma la mia piena solidarieta’ va alla giornalista in blu.

Rispondi

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.