Assalto alla libertà d’informazione

Il gioco del collegamento delle notizie fra di loro oggi è molto semplice, con risultato “alla Catalano” (vi ricordate il personaggio di “Quelli della notte?”).

Proviamo a tirare le somme:

In fase di approvazione la legge “bavaglio” +

Lo strano oscuramento di RAI news 24 +

Il “divorzio” di Michele Santoro dalla RAI =

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Assalto alla libertà d’informazione


Non riesco a dipingere degli scenari futuri, come non riuscire ad elaborare un lutto. Potremmo non sapere più cosa succede nel nostro paese, così come potrebbe cambiare la qualità dell’informazione. Bisognerà scoprire nuove forme di diffusione delle notizie ed internet potrebbe essere un grande aiuto. Si potrebbe anche avere un’informazione anonima, si potrebbero rispolverare i vecchi linguaggi cifrati e coniarne di nuovi. La guerra delle parole è aperta e bisognerà diventare esperti di lettura, per distinguere il vero dal falso, l’opinione dalla calunnia, la cura dei dettagli dal pettegolezzo. C’eravamo abituati a bere le notizie già pronte, dovremo imparare ad informarci da fonti diverse. E’ chiaro che i pigri e gli indolenti resteranno preda dell’indottrinamento e della propaganda. Si sono però fatte tante rivoluzioni con il volantinaggio clandestino, con le tipografie al lavoro a saracinesche abbassate, con i messaggi di Radio Londra. Non saranno i mezzi a fermare il dissenso (anche perché l’innovazione tecnologica sarà sempre di più dalla nostra parte), piuttosto preoccupiamoci dell’indolenza. Ma anche lì bisogna aspettare che il vaso sia colmo, che si arrivi ad un punto di sopportazione da non ritorno. Piccoli segnali possono giungere all’improvviso, pensavamo ad esempio che gli elettori si indignassero in nome di principi etici e morali, invece è stato l’istinto primordiale della difesa del proprio territorio, la casa, la roba, a provocare una levata di scudi. L’importante è che ci si svegli.

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