Scrivere per altrui potenziali emozioni

Gli attori fissano in sala uno spettatore, recitano per lui e quel dialogo binario permette di raggiungere il resto dell’audience. Chi scrive, invece, non vede i suoi potenziali lettori ma li può immaginare, sperando in primis di catturarli, poi di portarli ad amare i suoi personaggi, vestire i loro panni, abitare le loro case, percorrere le loro strade; si interroga su chi potrebbero essere e accompagna la scrittura delle loro potenziali emozioni.

Il vero miracolo, come è accaduto a me, è vederli materializzarsi poco a poco, in messaggi, commenti, telefonate, post, lettere, recensioni: accorgersi che Silvana leggeva lentamente per assaporare la lettura come un cioccolattino, che Maria non voleva finire il libro e si rattristava nel vedere assottigliare le pagine, che Monica leggendo si è distratta dai suoi pensieri, che Antonio ha rivisto il Capo Zafferano dalla strada ferrata, che Ida ha rivissuto la storia di Palermo, che Beppe ha ricordato la sua ricerca del “Feroce Saladino”, che a tanti è stata data una piccola emozione nel triste periodo della pandemia. Quale altra gratificazione potevo sperare?

Dieci mesi fa ho capito che il Covid-19 ci avrebbe fermato per mesi, forse anni. Nel frattempo mi sono resa conto che, a fronte di un esercito di lettori che cercava nuovi titoli, pochi editori rischiavano un lancio senza il conforto di affollate presentazioni. Era lo stesso incantesimo che stava bloccando il mondo dell’arte e dello spettacolo, ma a mio avviso con minore legittimità. In fondo si scrive da soli e si legge da soli, si doveva solo trovare un modo alternativo per promuovere i libri.

Un’opportunità per chi aveva voglia di rischiare.

Il mio primo romanzo stava in un cassetto da circa quindici anni, bruciato dalla falsa partenza di una autopubblicazione in tempi non maturi, era il candidato ideale da lanciare nella mia avventura.

Così è nato il #progettoelda.

Dapprima ho iniziato a pubblicare il mio romanzo “Elda vite di magnifici perdenti” a puntate su questo blog e, come faccio con la gran parte dei miei post, ho disegnato un acquerello per ogni puntata-capitolo. Poi ho tentato una seconda autopubblicazione (questa volta con youcanprint) sia in versione cartacea che in quella e-book e, da quando ho completato le 56 tavole ad acquerello, è arrivata la versione illustrata (con copertina azzurra).

Non si scrive certo per arricchirsi, ma i report di vendite danno un’immediata conferma dell’impatto del tuo romanzo, soprattutto scopri lettori in luoghi geografici lontani dal tuo.

Più dettagliato è stato però il resoconto statistico dell’ultimo anno, fornito dal back-end di questo blog, che ha confermato giorno per giorno quanto la scelta del #progettoelda sia stata indovinata.

Come riportato dai vari grafici, le visite nel mio blog hanno avuto un’impennata proprio nei mesi di maggio, giugno, luglio, agosto, settembre, ottobre e novembre, in cui il romanzo è stato pubblicato a puntate, arrivando a una media di trecento visite al giorno, mentre le visite del 2020 sono state dieci volte quelle dell’anno precedente.

Quella che ad alcuni può sembrare una fredda statistica, racconta di lettori che in una notte leggevano 10-12 capitoli, magari li scaricavano per leggerli dopo, ma aver dato una fugace occasione di evasione a tante persone insonni, preoccupate, incupite dall’angustia della pandemia, mi da l’immagine di un romanzo che si libera dalla solitudine di un cassetto per raggiungere finalmente i suoi lettori.

Il romanzo è disponibile in questo blog capitolo per capitolo, è acquistabile in tutte le piattaforme di libri online sia in versione cartacea che e-book o cartacea illustrata (con copertina azzurra).

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